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Studio sul Pentamerone


Martedì 5 giugno 2018 alle ore 21.00

Nell’ambito della XV edizione de “L’Arte Sprigionata”

Il Teatro Universitario Aenigma

Presenta la prima proiezione assoluta di

STUDIO SUL PENTAMERONE

appunti in video di Maria Celeste Taliani

dall’opera omonima di Giambattista Basile

che ha ispirato il progetto “Lo cunto de li cunti”

a cura del CPIA di Ancona e Pesaro-Urbino

con gli studenti del corso di Scuola Media

della Casa Circondariale di Pesaro

in collaborazione con

Direzione Area Pedagogica Casa Circondariale di Pesaro

Teatro Universitario Aenigma

Istituto Comprensivo Statale Olivieri di Pesaro

nell’ambito del progetto nazionale

Audio (video) libro – Il Pentamerone di G.B. Basile

con gli studenti della rete delle scuole ristrette

promosso da CESP – Centro Studi per la Scuola Pubblica

STUDIO SUL PENTAMERONE

appunti in video di Maria Celeste Taliani

maggio 2018, b/n durata 13’33’’

Il video documenta l’esperienza di ricerca avviata con gli studenti del Corso di Scuola Secondaria di primo grado detenuti nella Casa Circondariale di Pesaro. Attraverso la lettura diretta dei racconti e la proiezione di film ispirati al Pentamerone di Giambattista Basile (C’era una volta, del regista Francesco Rosi, realizzato nel 1967; Il racconto dei racconti, film a episodi diretto da Matteo Garrone) si è cercato di approfondire la conoscenza dell’opera avviando un percorso laboratoriale di educazione alla lettura, alla recitazione, al teatro in carcere, in accordo al diritto di accesso e partecipazione alla vita culturale della comunità. Il progetto è stato finalizzato inoltre a generare materiali che concorreranno alla produzione di un Audio(video) libro nell’ambito delle attività del CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) e della Rete Nazionale delle Scuole Ristrette.

L’esperienza, nel segno delle sperimentazioni avviate nella Casa Circondariale di Pesaro dal Teatro Aenigma negli ultimi 15 anni, ha coinvolto anche un gruppo di allievi preadolescenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Olivieri” di Pesaro. I ragazzi hanno interagito creativamente con i detenuti, attuando insieme a loro un’esperienza indimenticabile e profondamente educativa.

Giambattista Basile (1566-1632), scrivendo in napoletano, ha introdotto nella letteratura italiana la favola con temi basati su archetipi millenari dando l' ispirazione a molti scrittori europei del settecento ed ottocento. A buon diritto rientra fra gli scrittori di novelle. Il Pentamerone venne pubblicato dopo la sua morte e circa un secolo fa venne tradotto in italiano da Benedetto Croce.

L’opera, meglio conosciuta come Lo cunto de li cunti è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli. È costituita da 50 fiabe, raccontate da 10 novellatrici in 5 giorni. Le 50 fiabe sono collocate in una cornice che segue il modello del Decameron di Boccaccio, anche se diversi sono il linguaggio e i temi trattati; l'autore dedicò Lo cunto de li cunti ai membri dell'Accademia napoletana degli Oziosi. L'opera ha le caratteristiche della novella medievale, che subisce però una trasformazione orientandosi verso toni fiabeschi e attingendo a motivi popolari.

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